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BENVENUTO
Identità marchigiana, valorizzazione dell’entroterra e difesa dell’ambiente: sono queste le direttrici che i Gre delle Marche indicano come prioritarie per un lavoro che arresti la deriva della politica e delle istituzioni.
FORMAZIONE
I Gruppi di Ricerca Ecologica offrono formazione specializzata sia a distanza, sia in presenza di Tutor. Si raccolgono adesioni per la formazione di un Corpo di Guardie Volontarie ambientali.
RISORSE UTILI
In questa sezione ti suggeriamo alcuni links utili per completare le tue ricerche online sui temi che riguardano I Gre delle Marche
 
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Admin (del 14/01/2010 @ 22:56:27, in la Città della Canapa, linkato 1867 volte)
“Il pesante buco di bilancio di Anconambiente non potrà mai essere sanato se si continuerà con questo sistema di raccolta”. Ad affermarlo il dirigente regionale Pdl vicecoordinatore Grande Città di Ancona e consigliere comunale Giovanni Zinni che adesso lancia, insieme al Pdl, una petizione per chiedere di rivedere il sistema di raccolta porta a porta avviato dalla precedente amministrazione. “Come hanno ammesso anche il direttore di Anconambiente e l'assessore Diego Franzoni - ha sottolineato Zinni - per raggiungere l'obiettivo posto dalla normativa europea del 65% di raccolta differenziata entro il 2012 servono impianti di trattamento e compostaggio. E la precedente amministrazione avrebbe dovuto pensarci prima di avviare il porta a porta. Adesso la palla è passata al sindaco Gramillano e se non riusciremo a rispettare gli obiettivi dell'Ue rischiamo di vedere aumentata ancora la tassa di smaltimento (Tarsu)”.
Il consigliere Pdl ha poi ricordato come Ancona sia ancora lontana dall'obiettivo del 65%, poiché nel 2009 si è fermata a circa il 42% di differenziata, ammesso e concesso che tale risultato sia stato realmente raggiunto. “E lo dobbiamo alla virtuosità dei cittadini, che grazie alla loro buona condotta hanno permesso di raggiungere un risultato. Ecco perchè sono fortemente contrario a qualsiasi sanzione contro gli anconetani, che finora si sono comportati in maniera civile e responsabile. Piuttosto è ora che gli Enti locali facciano la loro parte”.
A tal proposito Zinni ha chiesto tre tipi di interventi:
  1. alla Regione di modificare la legge sui rifiuti approvata lo scorso ottobre
  2. alla Provincia di accorpare le due Autorità d'Ambito attualmente esistenti per attuare economie di scala e per una maggiore integrazione tra gli enti interessati 
  3. al Comune di ragionare sul passaggio dalla tariffa Tarsu alla Tia (Tariffa Igiene Ambientale)
In merito alla realizzazione di impianti nel territorio provinciale, il dirigente Pdl ha poi dichiarato: “Realizzare una discarica a Filottrano sarebbe un'idiozia. Servono prima impianti di trattamento, e poi la colocazione sarebbe troppo lontana da Ancona con costi di trasporto molto più alti. Gramillano e Franzoni diano un segnale di vita e di autonomia politica e non facciano i servi di regime”.
 
Di Admin (del 04/01/2010 @ 15:38:28, in la Città della Canapa, linkato 1890 volte)

 COMUNICATO POST “OPERAZIONE VERITA’ – 2"

Si è svolta lo scorso 29 dicembre l'iniziativa “Operazione Verità – 2”. Presenti numerosi cittadini e rappresentanti politici locali che hanno rimarcato con la loro partecipazione ed i loro interventi un chiaro NO alla attuale proposta di riconversione industriale presentata dal gruppo Eridania-Sadam. 

 

Anche questa volta, come nella “prima puntata” dello scorso anno, sono state analizzate e puntualmente smentite le affermazioni e le posizioni più o meno a sostegno dei piani Maccaferri  di alcuni politici e tecnici. Ricordiamo qualcuno degli argomenti trattati: 

-         il tentativo di alcuni di sminuire il problema ambientale ed il rapporto fra inquinamento e patologie, anche in relazione ai nuovi impianti proposti

-         l'inesistenza di una reale e totale “filiera corta”

-         il più volte descritto fuorviante e contraddittorio confronto con lo zuccherificio (pre-post)

-         la mancanza di concrete e durature garanzie occupazionali

-         alcune affermazioni ad oggi rimaste ancora “inspiegabili ed inspiegate” dei Prof. Latini e Polonara, dell’Università di Ancona, gli unici due tecnici della Commissione Tecnica del Comune che risultano recentemente essersi espressi ufficialmente sulla proposta Sadam. Si è discusso anche dei possibili benefici che sarebbero stati ottenuti per l’Università Politecnica delle Marche dalla trattativa con l’ Azienda proponente questa riconversione (spin-off, borse di studio) così come descritto nella RELAZIONE IN MERITO AL CONFRONTO TRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE E ERIDANIA – SADAM SUL PIANO DI RICONVERSIONE PER LO STABILIMENTO DI JESI (Jesi, 12 ottobre 2009) dal Sindaco Belcecchi (pag. 4).

 

Il confronto diretto tra le dichiarazioni di alcuni nostri  amministratori  con quanto invece appare in documentazione ufficiale, scientifica o addirittura proveniente dalla stessa azienda proponente, ha evidenziato livelli di incoerenza ed insostenibilità che, se non fosse per l’estrema serietà e drammaticità della vicenda, potrebbero essere definiti prossimi al grottesco.

 

Si è analizzata l’incidenza dei ricoveri ospedalieri in alcuni importanti e delicatissimi reparti (oncologia, pneumologia, radioterapia oncologica, oncoematologia pediatrica,  ecc…) utilizzando dati ufficiali reperibili sul sito dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) e del Sistema Informativo Statistico Regione Marche (SISTAR), evidenziando una serie di spunti di riflessione che sembrerebbero indicatori di una situazione preoccupante e non così tranquilla come qualcuno avrebbe cercato recentemente di far apparire.

 

Ringraziamo tutti coloro che hanno arricchito il dibattito con il loro intervento. Sono sempre più i Cittadini che dimostrano una volontà ed una capacità di analizzare ed approfondire autonomamente i diversi aspetti (tecnici, economici, politici, sanitari e dei diritti) inerenti proposte progettuali come quella fatta da Eridania-Sadam ed è sempre interessante lasciare libero spazio a chiunque voglia esporre, senza vincoli, paletti, richieste preventive o quant’altro, le proprie considerazioni.

 

In particolare, sottolineiamo gli interventi de

 

- Il consigliere Dott. Claudio Fratesi, che ha indicato nella ricerca di soluzioni più rispettose dei diritti dei cittadini e delle economie locali, la possibilità di ritrovare una coesione sociale ed un superamento delle attuali spaccature in città e dentro ai partiti. [link al video: http://www.youtube.com/watch?v=BnsnpW6zjbM ]

 

- Il consigliere Dott. Augusto Melappioni, che  ha dichiarato “(…) l’articolo che è uscito un paio di settimane fa (il comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale del 16 dicembre u.s. “Tumori: a Jesi e Vallesina nessun aumento” n.d.r ) è veramente l’esempio classico della strumentalizzazione dei dati scientifici rispetto alla politica (…). Quell’articolo è un falso scientifico. E ve lo dico subito perché (…) sono stati presi i dati di venti medici di buona volontà che negli anni hanno schedato in termini elettronici i propri pazienti e hanno quindi individuato la patologia. Poi che hanno fatto? L’hanno moltiplicato per il numero dei medici che sono un centinaio e hanno dato l’esito….” [link al video: http://www.youtube.com/watch?v=HOSvIxKDT-I ]

 

Ancora una volta, durante la serata è emersa una mancanza di adeguata pianificazione e programmazione energetica a livello regionale che porta le Marche ad essere permeabili a proposte di impianti (rigassificatori, mega-centrali, macro e micro inceneritori, macro eolico, ecc...) senza attinenza con i reali fabbisogni e le vocazioni dei territori. Proposte che tolgono risorse a quella che è la vera ossatura socio/economica della regione e che sono volte, in pratica, al quasi esclusivo accaparramento di soldi pubblici.

 

Jesi, 02 Gennaio 2010

Marco Gambini-Rossano

Comitato per la Tutela della Salute e dell'Ambiente della Vallesina

www.comitatotutelasalute.info

m@il : comitatotutelasalute@email.it
Telefono :+393472960102
Fax : 0731207158
C.C.P. : N° 94914876 Intestato a "Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente della Vallesina"

 

 

 
Di Admin (del 02/12/2009 @ 14:23:31, in la Città della Canapa, linkato 1042 volte)

VII Convegno Aissa, Ancona 2/4 dicembre 2009 Il sistema agricolo interagisce in senso attivo e passivo rispetto alle risorse ambientali quali suolo, acqua, clima e componente biologica. Si tratta di un rapporto attivo rispetto all’utilizzo di tali risorse quali fattori delle produzioni, ma anche di un rapporto passivo in considerazione agli effetti dei mutamenti in taluni fattori e relativamente agli impatti che il sistema esercita sulle risorse stesse con l’insorgere di problematiche che talvolta hanno assunto un ruolo significativo anche in relazione a un non sempre corretto uso del progresso tecnico.

D’altra parte non si può non tener conto di come, proprio attraverso l’uso di nuove tecnologie, il sistema agricolo possa contribuire in maniera consistente al miglioramento complessivo della qualità dell’ambiente e delle sue risorse. Un ulteriore elemento da considerare nei contesti sopra descritti è quello del contributo che può derivare dal miglioramento dei sistemi produttivi finalizzata alla produzione di alimenti con lo scopo ultimo di influenzare positivamente la salute umana. Tutte queste problematiche costituiscono una formidabile sfida che la comunità scientifica che opera in agricoltura ha il dovere di considerare.

Sulla base di queste premesse l’Aissa - Associazione italiana società scientifiche agrarie, in collaborazione con la Facoltà di agraria dell’Università Politecnica delle Marche organizza il suo VII Convegno annuale che verterà sul tema 'Agricoltura, qualità dell’ambiente e salute'. Durante il convegno le diverse Società scientifiche che costituiscono l’Aissa porteranno il loro contributo scientifico relativamente alle seguenti tematiche:
• La qualità dell’ambiente agrario: indicatori, sistemi, politiche.
• Sistemi agricoli e forestali: integrazione e adattamento ai cambiamenti ambientali.
• Alimenti e salute.

Ci si attende che dalla discussione possano emergere, attraverso una visione integrata dei temi in oggetto, proposte utili non solo per l’approfondimento delle ricerche ma anche per l’individuazione di soluzioni a beneficio dei decisori politici e del mondo produttivo.
Il Congresso vedrà anche lo svolgimento di sessioni poster su tematiche scientifiche di rilevanza nazionale e internazionale. Con queste sessioni gli organizzatori intendono fornire una vetrina e un luogo di discussione per i gruppi di ricerca che vorranno partecipare. Momenti importanti del congresso saranno rappresentati da due tavole rotonde che verteranno su problematiche agricole di grande rilevanza per la realtà italiana come quelle dell’agricoltura collinare e su tematiche inerenti la ricerca scientifica agraria italiana.

Segreteria organizzativa:
prof. Roberto Papa, Facoltà di Agraria - Università politecnica delle Marche
tel. 071 2204984/2204280 fax 071 2204856 aissa2009@univpm.it; http://www.aissa.univpm.it" target="_blank

Programma: http://www.aissa.univpm.it/Programma_Co ... _12_09.pdf" target="_blank

Fonte: Soi - Societa' di ortoflorofrutticoltura italiana

 
Di Admin (del 15/11/2009 @ 20:14:11, in la Città della Canapa, linkato 1646 volte)
abbiamo letto, oggi, delle proteste di alcune "consorterie" senegalliesi a proposito della mancata inclusione del "gioiellino di casa" (la Rotonda a mare) dallo spot con protagonista la star D. Hoffmann.
 
Il regista ha avuta ragione ad escluderla, meglio a non includerla, avendo di mira una strategia di comunicazione di alto profilo per creare un prodotto rivolto alla fascia alta di quel turismo sbarcato in Toscana e, per ora, fermatosi in Umbria. Un turismo evidentemente per nulla interessato alle attrazioni concepite dagli organizzatori di eventi senegalliesi e del quale, soprattutto l'entroterra ha reale necessità.
 
L'eleganza, la sobrietà sarà, pensiamo, la cifra dello spot e conseguentemente dovranno essere ben altri i siti proposti.
 
Ovviamente non vorremmo essere polemici ma che a Senigallia ci siano: la Spiaggia di velluto, la bandiera blu, la Rotonda, nonché motociclisti la più parte ubriachi, comunuqe chiassosi, centinaia di migliaia di di presenze lo sanno tutti e coloro che lo ignorano è bene che continuino a farlo. La pubblicità negativa è meglio evitarla.
 
Prescindendo da considerazioni, forse eccessive per taluno, è del tutto evidente che non ha senso alcuno investire del danaro per pubblicizzare una struttura che si pretende "famosissima". Se uno sforzo dev'essere fatto, e lo si deve fare, sono le bellezze nascoste, diremmo neglette, a dover assurgere alla ribalta.
 
Confidiamo che da questa campagna pubblicitaria, costata nemmeno poco, traggano vantaggio le reali bellezze marchigiane, ricche di storia, arte e cultura con buona pace delle associazioni di categoria abituate ad offrire nulla al prezzo di poco.
 
Non conosciamo i passi eventualmente fatti dall'Amministrazione comunale (certo come spot non sarebbe stato male) ma il fatto che l'Assessore regionale abbia sentita la necessità di ribadire che le scelte rel regista non si influenzano, specialmente con obiettivi di così evidente retroguardia, ci lascia intendere che qualcuno ci abbia provato; ora speriamo solo che l'opposizione (nella logica della mera contrapposizione) non inizi a sparare a palle incatenate su una rivendicazione che non trova alcuna, minina, motivazione.
 

I Consiglieri Mancini e Bacchiocchi hanno presentata, al Consiglio comunale di Senigallia, una mozione per l'abolizione del sistema di raccolta delle foglie caduche mediante "soffioni" alimentati da motore a scoppio.

Il lavoro dei due Consiglieri ha raccolto le indicazioni fornite da I Gre delle Marche elaborate dagli studi del prof. Giancarlo Ugazio, già Preside della facoltà di Patologia Ambientale dell'Università di Torino.

La mozione presentata a fine settembre, si sarebbe dovuta discutere nella seduta del 14 ottobre ma è stata differita a causa del prolungarsi degli altri punti all'Ordine del giono.

Attendiamo l'esito dei lavori del Consiglio nutrendo più d'una speranza che la mozione venga accolta.

Di seguito il testo della mozione:

 

Senigallia, 29 settembre 2009

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

di Senigallia

MOZIONE PER VIETARE L’USO DI APPARECCHIATURE A GETTO D’ARIA PER LO SPAZZAMENTO DELLE STRADE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SENIGALLIA

Premesso che il Consiglio Comunale di Senigallia ha approvato in data 17 dicembre 2008 il “Regolamento comunale per la gestione integrata dei rifiuti”, il quale al comma 4 dell’art. 34 afferma che “Nell'effettuare lo  spazzamento delle superfici, gli operatori devono usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare polvere…”;

Preso atto che le modalità effettive di svolgimento del suddetto servizio contraddicono il dettato del comma 4 dell’art. 34 perché sono in uso, in particolare nello spazzamento delle foglie, apparecchiature a getto d’aria che, soffiando invece di aspirare, rimettono in circolo polveri già precipitate al suolo che possono contenere, stando ai risultati di analisi di quanto è presente sulle superfici stradali dei centri urbani:

· residui di piombo da gas di scarico delle automobili; 

· polvere di silice dall'erosione dei cordoli stradali; 

· fibrille di asbesto rilasciate dagli elementi attivi di freni e frizioni (che, sebbene messi fuori commercio, sono ancora presenti in automezzi meno recenti); 

· polvere della gomma delle ruote, che contiene tra l’altro “difenil-p-fenilendiammina” (Dppd), sostanza cancerogena;

Considerati gli impegni assunti dal Consiglio Comunale e dalla Giunta Municipale per migliorare la qualità dell’aria, per eliminare o contenere, per quanto di loro competenza, ogni situazione che risulti nociva alla salute dei cittadini;

il Consiglio Comunale delibera 

1. di vietare l’uso di apparecchiature a getto d’aria per lo spazzamento delle strade nel territorio del Comune di Senigallia;

2. di modificare l’art. 34 del “Regolamento comunale per la gestione integrata dei rifiuti”, inserendo il seguente comma 8: “Per lo svolgimento delle operazioni di spazzamento è vietato l’utilizzo di apparecchiature a getto d’aria.”

3. di dare mandato alla Giunta Municipale di provvedere entro sessanta giorni alla messa in atto di quanto previsto dalla presente mozione.  

 

                                                                                                         Roberto Mancini 

                                                                                                         Andrea Bacchiocchi

 

 

 

San Benedetto – Il dubbio è che la "cassa di colmata" nata per accogliere i fanghi portuali di San Benedetto ma ora anche di Senigallia non dia sufficienti garanzie.

Un dubbio che si pone, tra gli altri, Nazzareno Torquati tra i fondatori del neonato comitato: ... se la cassa di colmata è sicura, se le tecniche con le quali è stata realizzata danno effettive garanzie che non ci saranno sversamenti in mare. Perché le analisi possono dire che il contenuto di metalli pesanti è nei limiti di legge, ma i limiti di legge nazionali sono di cento volte superiori a quanto stabilito dalla normativa europea. E' una vera discarica di rifiuti speciali. In più, la stessa Arpam ha dichiarato di non aver effettuato analisi batteriologiche”.

Nell'attesa di ulteriori notizie aspettiamo contributi utili a comprendere meglio la situazione.

I Gre delle Marche

 

Un bando che utilizza il Fondo Europeo di Sviluppo (Fes) che metteva in palio cinque microcogeneratori, mini sistemi Chp, che adesso renderanno completamente autosufficienti altrettanti edifici pubblici  per quanto concerne l'approvigionamento di energia elettrica, nonché oltre la metà della necessaria energia termica.

 Le strutture designate sono quattro scuole ed il palazzetto dello sport e l'importo iniziale di 340mila € si è ridotto a soli ottantamila grazie all'accesso al Fes che eroga ben 260mila Euro di contributo a fondo perduto.

Giustamente soddisfato l'assessore alle Politiche energetiche del Comune, Pacifico Malavolta che ha evidenziati sia l'aspetto economico, sia quello ecologicamente rilevante.

Gli impianti appena acquisiti si aggiungono ai pannelli solari già installati che da almeno tre anni fanno di Monteprandone un comune speciale della regione Marche, come commentato dal giovane sindaco, Stefano Stracci : «Siamo diventati il Comune più fotovoltaico delle Marche, un primato che a oggi non ci risulta ancora essere stato battuto . Il nostro Comune vanta una produzione di energia elettrica da fotovoltaico, installato su suolo pubblico, superiore a qualsiasi altro ente marchigiano. Produciamo circa 450mila kW annui che vengono poi consegnati al gestore dei servizi elettrici. ... ... L'amministrazione comunale di Monteprandone ha in cantiere tante altre iniziative al fine di diventare quanto più autosufficiente dal punto di vista energetico. Tra questi ci sono progetti per la copertura di altre strutture pubbliche con pannelli fotovoltaici e idee per l'efficientamento energetico dell'impianto di pubblica illuminazione».

 
Di Admin (del 17/10/2009 @ 11:52:14, in la Città della Canapa, linkato 1792 volte)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Riceviamo e pubblichiamo dall'assessore alle Politiche del Mare di San Benedetto, Settimio Capriotti che rassicura e controbatte un articolo di stampa: «Il geotessuto si è solo spostato, e non rotto. Basta con queste esternazioni a ruota libera di sedicenti amanti dell'ambiente e insonni custodi della salute pubblica»

Con riferimento ad un articolo di stampa dal tono inutilmente allarmistico apparso oggi su un quotidiano e relativo ad una presunta rottura dei teli di protezione della vasca di colmata in corso di realizzazione a nord del bacino portuale, voglio spiegare ai cittadini, comprensibilmente disorientati dalle esternazioni a ruota libera di sedicenti amanti dell’ambiente, come sono andate le cose.

E’ accaduto che, durante la fase di conferimento del materiale di riempimento della cassa, si sia spostato, e non rotto, il geotessuto sovrastante il manto in caucciù che riveste il fondo della cassa stessa. Parte dunque del materiale conferito è finito sul rivestimento di caucciù ma non certo in mare. Si è dunque provveduto a riposizionare il tessuto sovrastante e i lavori sono proseguiti regolarmente.

Un risultato comunque, questi insonni custodi della salute pubblica l’hanno ottenuto: impegnare ben quatto uomini appartenenti alle sezioni di tutela ecologica dei Carabinieri che stamattina hanno effettuato un accurato sopralluogo. Ovviamente non è stato mosso alcun appunto alla regolarità del cantiere su cui, lo ricordo, sono impegnati a vigilare almeno quattro enti: Genio civile Opere Marittime, Arpam, Capitaneria di porto e, ovviamente, l’Amministrazione comunale.

 

(lettera estratta da SanBenedetto Oggi)

http://www.sambenedettoggi.it/2009/09/30/79864/%c2%abcassa-di-colmata-nessuna-rottura-del-telo%c2%bb/

 
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Guardate chi è passato davanti alla telecamera… è Selana, la lupa a cui tre settimane fa è stato applicato il collare satellitare. Si è subito ricongiunta al suo nucleo famigliare!!

Posted by Parco Nazionale dei Monti Sibillini on Venerdì 15 gennaio 2016
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