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BENVENUTO
Identità marchigiana, valorizzazione dell’entroterra e difesa dell’ambiente: sono queste le direttrici che i Gre delle Marche indicano come prioritarie per un lavoro che arresti la deriva della politica e delle istituzioni.
FORMAZIONE
I Gruppi di Ricerca Ecologica offrono formazione specializzata sia a distanza, sia in presenza di Tutor. Si raccolgono adesioni per la formazione di un Corpo di Guardie Volontarie ambientali.
RISORSE UTILI
In questa sezione ti suggeriamo alcuni links utili per completare le tue ricerche online sui temi che riguardano I Gre delle Marche
 
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Admin (del 15/01/2010 @ 06:57:02, in chi siamo, linkato 1865 volte)

Occupiamoci anche del nostro territorio e del paesaggio e della loro tutela.
L’uomo contemporaneo ha di fronte uno scenario preoccupante: una civiltà industriale il cui cammino è sul punto di giungere a una svolta, a quel limite , oltre il quale. a meno di ripensamenti, vi sono soltanto la dissoluzione e la nevrosi.

Per affrontare questa società in crisi – e non semplicemente una crisi della società - occorrono decise prese di posizione.
Soprattutto si impone di restituire l’uomo alla sua dimensione ambientale e cercare uno sviluppo tecnologico compatibile con i bioritmi naturali.

E solo un uomo libero può cercare un ambiente sano, mutuando quel rispetto che apparteneva alle grandi civiltà del passato e può comprendere che tutta la vita va regolata all’interno degli armonici cicli naturali che si dipanano secondo ritmi biologicamente integri.

Mentre la logica della civiltà contemporanea è basata su un archetipo di uomo continuativamente ed ossessivamente leso nelle sue facoltà intellettive, stordito ed eterodiretto da una informazione che crea in lui quei falsi bisogni di cui la nostra vita quotidiana è controllata. E’ un ciclo chiuso, in cui ogni elemento trova immediata giustificazione nell’elemento ad esso contiguo: la produzione nel consumo, il consumo nella persuasione, la persuasione nel bisogno, il bisogno nel consumo, quest’ultimo ancora nella produzione e così di seguito.

Bisogna basarsi, invece, su una nuova consapevolezza , fondata sull’armonia fra comunità, libertà e tradizione.

In questa prospettiva e con riferimento al “caso Italia”,ed in particolare al “caso Sicilia”, è necessario promuovere una vasta azione di educazione ambientale e di civismo ecologico, assecondando quella domanda sociale di natura che emerge ad ogni livello.

I partiti, il governo, il Ministero dell’Ambiente devono impegnarsi per una legislazione rigorosa a tutela della natura, voltando decisamente pagina.

In Italia ed in Sicilia, infatti, a causa del frazionamento di competenze, dell’assenza di pianificazione, di prevenzione e dell’uso irrazionale del territorio, si è lasciato via libera ai predatori ed ai saccheggiatori.

Si impone, quindi, non solo di riscrivere molti dei piani regolatori per aumentare la superficie del territorio da proteggere e da recuperare, ma anche avviare una concreta ed intelligente azione di prevenzione, che non può certo essere esercitata dallo Stato del condono e dei rinvii ad oltranza delle leggi ambientali

Il territorio è, e deve essere, patrimonio di tutti, e pochi privilegiati non possono usarlo a proprio piacimento.

Va perciò punito penalmente e con aggravanti, chiunque attraverso scarichi e abusivismi di ogni tipo, fa scempio del territorio a danno della collettività.

Va punita la visione privatistica del territorio, introducendo il concetto di ampio risarcimento del danno causato e soprattutto del ripristino delle condizioni iniziali. E nell’ambito di una concreta opera di prevenzione dell’inquinamento, deve essere introdotto il concetto come sia ecologicamente conveniente imporre al privato o agli stessi enti pubblici l’adozione immediata di tutte le tecnologie conosciute per salvaguardare l’ambiente, anziché impegnarsi in interventi successivi e tardivi.

E sul “paesaggio”, ad esempio, il Codice dei Beni Culturali all’art. 131 (articolo così sostituito dall’articolo 2 del d.lgs. n. 63 del 2008) recita:

1. Per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni.

2. Il presente Codice tutela il paesaggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell'identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali.

3. Salva la potestà esclusiva dello Stato di tutela del paesaggio quale limite all'esercizio delle attribuzioni delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano sul territorio, le norme del presente Codice definiscono i principi e la disciplina di tutela dei beni paesaggistici.

4. La tutela del paesaggio, ai fini del presente Codice, è volta a riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime. I soggetti indicati al comma 6, qualora intervengano sul paesaggio, assicurano la conservazione dei suoi aspetti e caratteri peculiari.

5. La valorizzazione del paesaggio concorre a promuovere lo sviluppo della cultura. A tale fine le amministrazioni pubbliche promuovono e sostengono, per quanto di rispettiva competenza, apposite attività di conoscenza, informazione e formazione, riqualificazione e fruizione del paesaggio nonché, ove possibile, la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati. La valorizzazione è attuata nel rispetto delle esigenze della tutela.

6. Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché tutti i soggetti che, nell'esercizio di pubbliche funzioni, intervengono sul territorio nazionale, informano la loro attività ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità. (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il "Codice dei beni culturali e del paesaggio" ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137).
 

di Umberto Balistreri

 
Di Admin (del 27/12/2009 @ 09:48:24, in chi siamo, linkato 1843 volte)

I Gruppi Ricerca Ecologica sono un’associazione ambientalista diffusa in tutta Italia e riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente.
Storicamente, l’associazione è nata nel 1978.

Per molto tempo la segreteria nazionale dei Gre è stata guidata da Alessandro Di Pietro  noto al pubblico televisivo per la sua competenza sui problemi dei consumatori, nonché ideatore e conduttore del programma Rai "Occhio alla spesa". Di Pietro nel 1989 ha pubblicato, fra l’altro, per le edizioni dei Gruppi Ricerca Ecologica il suo libro Il prezzo della salvezza.


Fin dalla loro nascita a fine anni Settanta, i Gruppi Ricerca Ecologica hanno rivendicato un’identità culturale ben precisa. Come si legge anche nello statuto dell’associazione, infatti, i Gre affermano la preminenza dello spirito sulla materia, dell’essere sull’avere, della cultura sull’economia, della dignità umana sulla macchina, difendendo i cittadini dall’inquinamento mentale e dagli ingannevoli orientamenti a cui sono sottoposti attraverso una distorta trasformazione pubblicitaria, didattica e culturale.
I Gre, fra l’altro, sono stati i promotori del referendum popolare per la separazione del Comune di Venezia da quello di Porto Marghera, della campagna di disinquinamento del fiume Tevere (1984), della battaglia nazionale contro le piogge acide (1989), e della campagna “Lattina trophy (1990).
I Gruppi Ricerca Ecologica si autodefiniscono associazione autonoma rispetto alle centrali partitiche e gestiscono attualmente alcune riserve: il Demanio Rocca (Caserta), la Grotta dei Puntali (Carini) e la Grotta Molara (Palermo).

 
Di Admin (del 16/10/2009 @ 20:20:39, in chi siamo, linkato 1474 volte)

Questo blog non rappresenta più l'organo ufficiale dei Gruppi di Ricerca Ecologica. Resta on line oer testimoniare l'attività svolta dal 2008 al 9 luglio 2021. MGC

Associazione ambientalista a carattere nazionale, riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, ai sensi dell'art.13 della Legge n. 349/86.

Costituitisi nel 1978, sono presieduti da Umberto Balistreri. L'azione dei Gruppi Ricerca Ecologica, basata sul volontariato, sulla promozione dell'occupazione nel settore Ambientale (forestazione, gestione oasi e riserve, alimentazione, agricoltura), sulla tutela e fruizione dei beni ambientali e culturali e radicata nella realtà, nelle esigenze della Comunità, si sostanzia in una nuova politica dell'ambiente e per l'ambiente, che predilige i valori. I valori della Tradizione, della Vita, della Persona, oggi tanto mortificata ed annichilita da sperimentazioni criminali in nome di un malinteso senso del progresso. I GRE che riaffermano la preminenza dello spirito sulla materia, dell'essere sull'avere, della cultura sull'economia, della dignità umana sulla macchina, intendono difendere il cittadino dall'inquinamento mentale e dagli ingannevoli orientamenti - sui costumi e sui consumi - a cui è sottoposto attraverso la distorta trasformazione pubblicitaria, didattica e culturale. Dall'agosto 2008 si sono costituiti nelle Marche.

L'art.15 dello Statuto dell'Associazione, definisce Organi regionali: * Assemblea Regionale * Presidente Regionale * Esecutivo Regionale. Attuano le deliberazioni assembleari secondo le indicazioni fornite dai organi centrali direttivi.

Possono, di concerto con le deliberazioni dell'Esecutivo Nazionale, rappresentare l'Associazione nel proprio ambito territoriale.
L'Assemblea Regionale esprime e coordina l'attività dei Gre regionali; elegge i delegati all'Assemblea Nazionale.
Il Presidente e l'Esecutivo Regionale, composto da cinque membri, sono eletti dall'Assemblea Regionale o, in mancanza, sono nominati dall'Esecutivo Nazionale.
Il Presidente Regionale può essere eletto dall'Assemblea nella Direzione Nazionale. Coordina e promuove l'attività dei Presidenti Provinciali, che fanno parte di diritto dell'Esecutivo Regionale, nel suo territorio.
In considerazione della specialità delle competenze e delle funzioni delle Regioni a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige) e dei riconoscimenti ottenuti dall'Associazione in queste Regioni e per consentire un più efficace perseguimento degli scopi sociali, i Presidenti regionali esercitano un autonomia amministrativa ed hanno la rappresentanza legale dei Gruppi Ricerca Ecologica.

 

 
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la lupa Selana

Guardate chi è passato davanti alla telecamera… è Selana, la lupa a cui tre settimane fa è stato applicato il collare satellitare. Si è subito ricongiunta al suo nucleo famigliare!!

Posted by Parco Nazionale dei Monti Sibillini on Venerdì 15 gennaio 2016
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