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BENVENUTO
Identità marchigiana, valorizzazione dell’entroterra e difesa dell’ambiente: sono queste le direttrici che i Gre delle Marche indicano come prioritarie per un lavoro che arresti la deriva della politica e delle istituzioni.
FORMAZIONE
I Gruppi di Ricerca Ecologica offrono formazione specializzata sia a distanza, sia in presenza di Tutor. Si raccolgono adesioni per la formazione di un Corpo di Guardie Volontarie ambientali.
RISORSE UTILI
In questa sezione ti suggeriamo alcuni links utili per completare le tue ricerche online sui temi che riguardano I Gre delle Marche
 
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Admin (del 11/01/2014 @ 15:38:58, in News, linkato 1451 volte)

 Sabato undici gennaio, alle ore dieci, in piazza Saffi, a Senigallia, la Cna consegnerà alla Caritas i doni raccolti durante le feste natalizie. 

 
Alla strenna ha partecipato anche "Cereali" che con la società B&W Stars hanno donato un quantitativo di GranRagout e di GranBurger. 
 
Alla conferenza stampa che si terrà, contestualmente, presso il bar Saffi (nella omonima piazza) I Gre delle Marche e Cereali ringrazieranno la Cna e la B&W Stars per l’opportunità di far conoscere il frutto della loro ricerca e lavoro, unitamente alla possibilità di compiere opera meritoria. 
 
Un ringraziamento, inoltre, verrà rivolto a Copagri Marche per il sostegno alla ricerca che, quotidianamente Cereali svolge in favore della promozione di un’alimentazione ecologicamente sostenibile, economicamente compatibile, eticamente corretta e nutrizionalmente efficace. 
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LETTERA APERTA DEL WWF ITALIA ALLA GIUNTA DELLA REGIONE MARCHE: FERMATE I TAGLI AI FINANZIAMENTI PER I PARCHI E L'EDUCAZIONE AMBIENTALE, PER PROMUOVERE CON COERENZA UNA GREENECONOMY PER IL RILANCIO DEL PAESE.
 
Egregio Presidente Spacca ed Assessori della Regione Marche,
 
questa settimana a Roma, dal 11 al 12 dicembre alla presenza delle massime autorità dello Stato, si svolgerà la Conferenza Nazionale "La Natura dell'Italia: biodiversità, aree protette e green economy per il rilancio del Paese".
L'incontro voluto dal Ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, vedrà partecipe anche il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani a testimoniare l'impegno delle Regioni per la promozione di una economia verde basata sulla valorizzazione del nostro patrimonio naturale.
In vista di questo importante evento nazionale la Regione Marche lo scorso 28 novembre ha voluto dedicare una giornata alla green economy legata alla natura delle Marche. I dati presentati in tale occasione rendono evidente il valore e le opportunità che una attenta gestione delle risorse naturali può offrire, in particolare per i giovani che animano decine di cooperative e società già impegnate da anni nelle diverse forme della green economy.
 
I Parchi e le Riserve Naturali nelle Marche occupano il 10% della superficie regionale ma nei comuni ricadenti in tali aree si registrano arrivi di turisti pari al 41,7% del totale regionale. Numerosi i progetti e investimenti nei rispettivi territori per una serie di interventi che non sono di mera protezione della Natura ma riguardano attività di promozione e valorizzazione territoriale. Sono sempre più catalizzatori di un processo per lo sviluppo sostenibile. Tutti i parchi delle Marche sono certificati secondo i principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Nei Parchi, nelle Riserve Naturali e nei siti Natura 2000 sono ubicate oltre l'80% delle sorgenti idropotabili delle Marche, tali aree garantiscono la qualità e il valore dell'acqua che tutti gli abitanti delle Marche bevono.
 
Nelle Marche operano inoltre 44 Centri di Educazione Ambientale (CEA) che sono stati organizzati in 8 reti territoriali; in ciascuna di esse sono presenti da 4 ad 8 CEA oltre ad delle strutture specializzate esistenti nel territorio, come Musei, Centri visita, Aziende (da 15 a 35) che nel loro insieme compongono un'offerta tanto strutturata quanto diversificata. I CEA hanno una capacità di autofinanziamento che raggiunge e supera 60-70% del totale (il restante viene garantito con finanziamenti regionali). Occupano mediamente 160 operatori e sono visitati da circa 3.000 scuole l'anno.
Ricordiamo i dati che proprio la Regione Marche ha presentato in occasione dell'iniziativa del 28 novembre scorso per sottolineare il paradosso e la palese contraddizione in relazione alle notizie che stanno circolando in questi giorni sull'ipotesi di significativi tagli nel bilancio regionale dei finanziamenti destinati alla gestione delle aree naturali protette e per le attività dei Centri di Educazione Ambientale.
L'ipotesi dei tagli annunciati ridurrebbero i finanziamenti dai 407.100 euro stanziati nel 2013 ad una previsione di 234.000 euro per il 2014.
Se confermati questi tagli determinerebbero una inevitabile paralisi delle attività dei Parchi e delle Riserve naturali regionali e cancellerebbero gran parte delle attività di educazione ambientale destinate alle scuole e alle famiglie della regione.
A rischio sarebbero soprattutto le opportunità di lavoro per molti giovani garantite oggi da queste attività, espressioni autentiche di quella green economy che tutti dichiarano di voler promuovere e sostenere.
Attività che producono occupazione assicurando servizi ambientali e sociali attraverso una proficua sussidiarietà tra pubblico e privato in grado di moltiplicare le risorse che l'Ente pubblico investe ed assicurare nel medio e lungo termine significativi risparmi della spesa pubblica. Basta ricordare l'importante contributo fornito dal sistema delle aree naturali protette alla resilienza del territorio in occasione dei sempre più frequenti eventi climatici estremi.
Per ogni euro stanziato dalla Regione Marche inoltre le imprese della green economy ed i cittadini che usufruiscono dei servizi ne aggiungono altri due. Il cofinanziamento medio alla rete dei Centri di Educazione Ambientale da parte della Regione negli ultimi 3 anni è stato ad esempio non superiore al 30% delle risorse movimentate, con il restante 70% assicurato dagli investimenti diretti delle famiglie e dei cittadini che alimentano una crescente domanda di natura protetta e servizi educativi in natura in particolare per i bambini.
I tagli annunciati sarebbero insostenibili per questi settori della green economy, senz'altro dinamici ma ancora fragili se abbandonati dalla Regione alle sole regole del mercato.
La green economy legata alla conservazione della natura ed ai servizi educativi richiede infatti investimenti pubblici adeguati, per sostenere e garantire servizi pubblici.
Il WWF Italia, a nome e per conto delle migliaia di cittadini marchigiani che ogni anno visitano le aree naturali protette ed i Centri di Educazione Ambientale nella regione, Vi chiede di scongiurare i tagli annunciati al bilancio regionale per queste fondamentali attività che contribuiscono a rendere concreta e virtuosa la green economy delle Marche.
Confidiamo in decisioni politiche lungimiranti e responsabili. Sarebbe davvero paradossale celebrare la green economy alla presenza del Presidente della Repubblica, dei Presidenti di Camera e Senato e di numerosi Ministri annunciando la decisione della Regione Marche di cancellare una parte rilevante delle attività che consentono di tradurre in opere e buone pratiche questa nuova economia. L'unica che puo' aiutare il rilancio del nostro Paese per uscire dalla crisi.
 
LUNEDI' 16 DICEMBRE ALLE ORE 10.00 LA RISERVA RIPA BIANCA E IL CEA SERGIO ROMAGNOLI ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA REGIONE CONTRO QUESTE DECISIONI MIOPI E INCOERENTI
VI ASPETTIAMO A MANIFESTARE CON NOI!
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6 dicembre 2013 alle ore 17.14

Questo è un appello urgente a tutti i Difensori della Democrazia alimentare e del seme: Il 2 Ottobre 2013 è stata lanciata la Dichiarazione Europea del Seme che chiede ai cittadini, ovunque essi siano, di RIFIUTARE la NUOVA PROPOSTA EUROPEA LEGISLATIVA SUI SEMI.

Chiediamo, a chi non l'avesse ancora fatto, di firmare la dichiarazione :www.seedfreedom.eu 

A tutte le ORGANIZZAZIONI coinvolte nella battaglia per fermare il sequestro dei diritti degli agricoltori e contro la crescente monopolizzazione dei nostri semi e del nostro cibo,invitiamo ad unirsi in una piattaforma per chiedere un cambiamento radicale della Legislazione Europea sui Semi per assicurare la protezione del diritto degli agricoltori di conservare i semi, la difesa della biodiversità e della democrazia alimentare. La posta in gioco è alta - e la nostra carta migliore per cambiare le cose sta nell'unire le richieste di individui e organizzazioni, ovunque essi siano, in un foro comune indirizzato alla Commissione Europea e ai legislatori del seme - per:

 

1) Chiedere al governo Europeo, e ad altri governi nazionali, di rifiutare la nuova proposta della Legislazione Europea sui Semi della Commissione Europea.

 

2) Mettere in luce la pressante richiesta dei cittadini di tutto il mondo che la Commissione Europea ed altri enti politici legiferanti, ovunque, cessino di praticare la logica violenta dell'appropriazione del seme come principio base di legislazione sementiera. Chiediamo quindi che ogni ORGANIZZAZIONE si affianchi a questa iniziativa,  inviando il vostro logo vi potremo includere fra le organizzazioni partecipanti .

 

Link con il vostro sito saranno creati. Il procedimento legislativo a Bruxelles è già iniziato.

 

La tempestività è fondamentale. Unendo le nostre forze aumenta la nostra capacità di agire a livello dell'UE nei momenti chiave del processo legislativo. Inoltre, il collegamento tra le organizzazioni che partecipano attraverso siti web appositi e social media, facilita la mobilità e lo scambio dell'informazione.

 

Siete invitati ad UNIRVI AL MOVIMENTO e a CONDIVIDERE ampiamente e urgentemente   Per firmare la dichiarazione : www.seedfreedom.eu  Per inviare vostro logo: info@navdanyainternational.it

 

LA POSTA IN GIOCO: Da quando l'agricoltura industrializzata si e' imposta come modello agricolo vincente, la legislazione Europea in materia di semi, è diventata sempre più restrittiva dei diritti degli agricoltori e del loro libero accesso ai semi.  Allo stesso tempo  ha permesso sempre di piu' ad una manciata di industrie multinazionali di monopolizzare il mercato.  Queste industrie controllano i tre quarti dei semi commerciati ed usati dagli agricoltori. Nell'UE, si possono commercializzare soltanto i semi che si conformano alle logiche del modello industriale. A tale scopo devono superare complicati e costosi test e procedure di registrazione e la loro coltivazione dipende dai concimi chimici. Negli anni, la legislazione UE ha ridotto, in maniera drammatica, la diversità delle varietà delle sementi in commercio, mettendo a rischio la nostra sicurezza alimentare. La nuova proposta della Commissione Europea in materia di regolazione dei semi è stata presentata a maggio e in questo momento sta attraversando il percorso legislativo. Invece di migliorarla, le discussione legislative hanno preso una direzione verso ulteriori restrizioni ed un peggioramento della proposta iniziale. Le proposte dell'UE minano e mettono a rischio la democrazia alimentare e dei semi. Queste misure avrebbero l'effetto di: - mantenere il controllo e i diritti esclusivi sui nostri semi e sul nostro cibo nelle mani di poche aziende multinazionali  - aumentare l'uso dei prodotti chimici, dei pesticidi, dei semi e dei cibi OGM nei nostri sistemi alimentari e dei semi - espropriare ancora di più gli agricoltori e i giardinieri dell diritto naturale di preservare e sviluppare la diversità dei semi - continuare a ridurre in modo pericoloso la diversità nei semi, affidandosi sempre di piu' a poche varietà, mettendo a rischio la nostra sicurezza alimentare.

 

Navdanya International Via de' Pucci, 450122 Firenze

www.navdanyainternational.it

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Di Admin (del 12/10/2013 @ 23:23:31, in News, linkato 1967 volte)
Si è svolta ieri, a Morro d’Alba, l’annunciata giornata dedicata alla Canapa. Un prodotto, per secoli, radicato nell’agricoltura marchigiana e del quale – durante il secolo scorso – si erano perse le tracce a causa della prepotente comparsa sul mercato di prodotti derivanti dal petrolio che, e non da oggi, abbiamo scoperto essere uno dei principali motivi di degrado del Pianeta sia sotto il profilo prettamente ecologico, sia sotto l’aspetto sociologico ed antropologico.
 
La plastica ha invaso i mercati e trasformato gran parte del mondo in discarica a cielo aperto con le conseguenze gravissime che tutti conosciamo. 
 
Le argomentazioni che hanno convinto l’amministrazione comunale di Morro d’Alba ad appoggiare l’iniziativa proposta dai giovani morresi, aderenti ai Gruppi di Ricerca Ecologica, e che ha avuta la collaborazione della locale Pro Loco che ha messo a disposizione le strutture, sono state sicuramente di carattere ecologico e corroborate da valutazioni di tipo economico e sociale. 
 
È stato dimostrato, infatti, che il prodotto ha in sé tutti gli elementi per innescare un virtuoso cambiamento sotto il profilo ecologico e sociale. 
 
La Canapa è un prodotto naturalmente Bio non necessitando di prodotti chimici e che addirittura migliora le condizioni del terreno in cui viene piantata.
Migliora l’aria divorando otto volte il CO2 rispetto a coltivazioni della stessa dimensione
Può assicurare, per i molteplici utilizzi per cui può essere impiegata, sviluppo economico eco-compatibile
 
Essa, potremmo dire, risiede ancora nella memoria dei marchigiani non giovanissimi che la coltivavano per l’impiego domestico quotidiano, di coloro che hanno visto – e rammentano – i loro genitori al lavoro per produrla e, soprattutto, dei giovani attenti – forse perché più bisognosi di risposte concrete all’incertezza dei nostri tempi.
 
Sia il convegno, sia la cena – infatti – è stata molto partecipata ed hanno coinvolto un target molto variegato per composizione sociale ed anagrafica. 
 
Il convegno è stato, volutamente, organizzato senza relatori e scalette rigide ed autoreferenziali che riconoscessero primogeniture di varia natura che non esistono – se non nella riconoscenza e gratitudine per il lavoro svolto ma che non possono e non dovranno irreggimentare lo sviluppo del tema che sta nascendo attorno al prodotto Canapa.
 
Hanno partecipato rappresentanti del mondo associativo degli agricoltori, amministratori locali, artigiani, commercianti e – elemento non trascurabile – operatori del settore finanziario e bancario che hanno il legittimo interesse ad operare in un contesto capace di innescare fenomeni in controtendenza con l’attuale momento di grave crisi del mondo del lavoro, particolarmente in ambito agricolo e giovanile. 
 
Si è svolto presso l’Auditorium di santa Teleucania che si è presentato gremito sia dai, pochi, operatori del settore, sia dai molti agricoltori ed artigiani interessati a capire meglio cosa potrebbe rappresentare la re-introduzione della coltura sotto il profilo economico ed occupazionale.
 
Un risultato, importante, è stato raggiunto: la conferma che l’argomento è attuale e potenzialmente molto interessante che, di questi tempi, poco non è.
 
La giornata si è conclusa nella tensostruttura messa a disposizione della Pro Loco di Morro d’Alba con una cena a base di prodotti realizzati con la Canapa preparati e serviti dai giovani di Morro d’Alba che hanno conquistato con la efficienza e – soprattutto fresca simpatia – i duecento ospiti che hanno voluto condividere l’evento. 
Tutto si è svolto nel migliore dei modi e la serata è trascorsa in assoluta serenità concludendosi intorno alla mezzanotte in un vero tripudio che manifesta il reale interesse verso una coltura che è cultura. 
 
È intenzione degli organizzatori, col supporto dell’amministrazione comunale, partire da ieri per un lungo e proficuo cammino in grado di offrire un contributo di cambiamento in grado di determinare uno sviluppo che partendo dall’ambito agricolo, interessi le attività produttive dal settore artigianale a quello turistico. 
 
Un altro modo è possibile. Parafrasando la celebre frase, nell’attesa di cambiare il mondo, i giovani morresi hanno voluto dimostrare, riuscendovi appieno, che è possibile immaginare un altro modo per creare lavoro nel solco della Tradizione che, è il loro motto, non può essere la mera reiterazione di ciò che si è sempre fatto ma dovrà essere la interpretazione, in chiave moderna, degli elementi costitutivi le tradizioni ricevute in eredità dalle generazioni precedenti. 
 
La giornata di ieri è la premessa ad una serie attività che, concertate con le istituzioni, non sarà una semplice kermesse, magari ripetuta annualmente ma diventerà lavoro quotidiano per una buona parte degli operatori economici del territorio.
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Di Admin (del 29/09/2013 @ 17:04:23, in News, linkato 1940 volte)

La Canapa. Un'opportunità concreta per l'agricoltura di domani, oggi.

Venerdì 11 ottobre, a Morro d’Alba, dalle ore 20.00 una rara occasione per gustare i prodotti a base di Canapa con la possibilità di scegliere il menù 100% cruelty free.

Alle 17, presso l’Auditorium santa Teleucania, piazza Tarzetti, presentazione del progetto:
la Canapa, un’opportunità per l’agricoltura marchigiana.
Col patrocinio del Comune e la collaborazione della Pro Loco di Morro d’Alba.
 
10€ prenotando sino alle 12.00 del 9 ottobre Per info e prenotazioni: Renato 3393353563 - 3341665731  Email: renato.gremarche@gmail.com
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 L’Assessorato all’Ambiente della Regione Marche ha organizzato in collaborazione con la Rete Conservazione Tartaruga Marina questo evento per promuovere una riflessione sul mare e sulla biodiversità che lo anima e ne permea l’essenza stessa; le testimonianze culturali offerte dalla musica, dalla poesia e dalle arti figurative sono in grado di amplificare l’attenzione sull’ecosistema-mare oltre il significato delineato dalle sole discipline scientifiche: le suggestioni che potranno scaturire dalle interpretazioni artistiche originali o mediate dalla cultura ambientalista saranno utile ausilio per promuovere la tutela dell’ambiente naturale.

I Gre delle Marche parteciperanno con Marco Poeta, il 30 alle ore sedici, presso il Teatro Ridotto delle Muse.


Per tutta la durata dell'evento, alla Mole Vanvitelliana, le associazioni saranno presenti per illustrare le attività. Oggi e domani, 24 e 25 agosto, ci sarò io dalle 18 alle 22. 
Massimo Conte
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Il Wwf Pesaro e I Gre delle Marche dopo aver analizzato la situazione relativa allo stato di conservazione della Tartaruga "Caretta caretta" concordano sulla necessità di pensare, e proporre alle istituzioni, in primis la Rete Regionale per la Conservazione della Tartaruga Marina, l'individuazione e l'allestimento di alcune zone franche, opportunamente protette, per consentirne la riproduzione.

 
Presto verrà allestito un tavolo tecnico composto da una squadra deputata a definire i contenuti dell'azione.
 
I risultati dello studio serviranno alla definizione del progetto che completato in tutte le sue fasi verrà portato sul tavolo delle istituzioni ma anche di enti privati che si intende sensibilizzare per la sua realizzazione.
 
"E' una proposta molto ambiziosa perché si scontra contro l'uso turistico generalizzato e intenso di tutti i tratti di spiaggia durante la stagione estiva" dice Massimo Pandolfi, che aggiunge: "si va contro il comune senso del "vivere le spiagge" dei cittadini e contro gli utilizzi economico-turistici"
 
Da parte loro, I Gre delle Marche, sottolineano come l'essere del tutto "indipendenti da logiche ed ambienti in cui si ritiene di dover subordinare tutto agli interessi economici anche a costo di sacrificare gli elementi costituivi la vita del Pianeta," consente prese di posizione scomode ma corrette senza il timore di doverne rispondere a potentati vari, tra i quali - è bene dirlo - spesso oltre ai soliti privati interessati annoveriamo anche il pubblico inteso come fruitori/utenti.
 
L'ambiente non può essere barattato né con tangenti, tanto meno col consenso elettorale troppo spesso inseguito a costi ecologici elevatissimi.
Senigallia, 23 luglio 2013
 
Massimo Pandolfi Wwf Pesaro
Massimo Conte I Gre delle Marche
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Di Admin (del 10/07/2013 @ 23:36:00, in News, linkato 2534 volte)

 I Gre delle Marche, Gruppi di Ricerca Ecologica, con sede a Senigallia, interviene sulla vicenda del sequestro da parte dei Nas di ingente quantitativo di olio di Canapa. Il presidente regionale, Massimo Conte, scrive una lettera aperta al Ministro della salute Lorenzin “L’olio di Canapa è buono e fa benissimo”.

 
Il sequestro di ingente quantitativo di olio di Canapa, ad opera dei Nas di Macerata, rischia di vanificare l’opera di diffusione della coltura/cultura della Canapa nelle Marche. Un illecito (mancata autorizzazione a vendere prodotti con proprietà farmaceutiche) da parte di alcuni, non può – e non deve – ricacciare nell’oblio una tra le colture più importanti del Pianeta.
 
A proposito della notizia in oggetto I Gre delle Marche – impegnati per la reintroduzione della coltura della Canapa nella regione – pur concordando con l’azione dei Nas tesa a tutelare la salute e la salvaguardia dalle frodi dei consumatori, rileva la confusione tra la notizia “frode in commercio per aver posto in vendita prodotti di cui si vantano le qualità, senza la necessaria autorizzazione” e la sussistenza – o meno – di dette qualità possedute dalla pianta e, conseguentemente, dall’olio ottenuto dalla spremitura dei suoi semi.
 
“Gli studi condotti sulle qualità dei semi di Indica Sativa (la Canapa) - si legge nella nota Gre – non lasciano dubbi circa l’opportunità dell’assunzione di prodotti da essa derivati ma è notorio che – senza le necessarie autorizzazioni – dette qualità non debbano essere associate ad alcun prodotto, men che meno per indurre all’acquisto.
La Canapa ha dovuto subire mezzo secolo di ostracismo dovuto all’azione lobbistica delle multinazionali del petrolio, coadiuvate da circoli proibizionisti e sistema di media ignavi, quando non asserviti.
 
Da mesi, nelle Marche – ma non solo – I Gre delle Marche si sono attivati per promuovere la reintroduzione della coltura della Canapa, ottenendo discreti successi tra gli operatori agricoli, commerciali, enti ed istituzioni. Ad oggi sono presenti circa 13 ettari di coltivazioni nelle Marche, mentre in Puglia dai 5 ettari del 2011 si è passati ai 120 di quest’anno.
 
E’ bene ricordare che dalla canapa si possono ottenere prodotti destinati alla bioedilizia, come mattoni e materiali isolanti, prodotti tessili, chi non ha ancora le lenzuola di canapa della nonna, scarpe che grazie alla caratteristiche della fibra di canapa, sono idrorepellenti e termiche, sino ad arrivare all’utilizzo alimentare, potendo realizzare un intero pasto che va dall’antipasto al dolce
Il comportamento fraudolento o meno (lo chiarirà la Magistratura) ma di sicuro illecito ed inopportuno danneggia il tentativo di rinascita di una Cultura troppo a lungo osteggiata dall’industria della plastica a causa delle sue innumerevoli possibilità di impiego nei più svariati ambiti”.
 
Ed ecco il testo della lettera inviata al Ministro della salute Lorenzin
“Onorevole Ministro,
mi chiamo Massimo Guido Conte e sono il presidente dei Gruppi di Ricerca Ecologica, delle Marche.
 
La disturbo perché, a proposito del sequestro da parte dei Nas – nelle Marche – di ingenti quantitativi di olio di Canapa, i giornali hanno riportate alcune sue affermazioni che, a mio avviso, andrebbero fatte correggere, qualora – come auspico – non costituissero il suo reale intendimento.
 
Bene hanno fatto i Nas ad eseguire la missione a cui sono chiamati. Il comportamento dei denunciati sarà anche stato fraudolento – e sarà la Magistratura a stabilirlo – ma il prodotto che c’entra?
 
La mancanza dei permessi a dire determinate cose (aut. min) sanciscono un comportamento illecito da parte di chi lo compie ma non giustificano interventi a gamba tesa sul prodotto, peraltro molto interessante dal punto di vista salutistico come Ella, certamente, ben saprà.
 
Guidare senza la necessaria patente, giustifica il sequestro del veicolo e la denuncia dei responsabili ma non depriva l’automezzo delle peculiarità che possiede.
 
Perdoni la forma, Facebook è grossolano ma efficace. Al piacere di ricevere graditissimo riscontro da parte Sua, con i sensi della massima stima, sia personale, sia per la carica che ricopre, rinnovo le scuse, ringrazio e saluto ben distintamente”.
 
Massimo Guido Conte
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Di Admin (del 08/07/2013 @ 10:04:25, in News, linkato 1923 volte)

Ecco le parole del ministro apprese dal sito del Ministero.

 

In merito al sequestro operato dai Nas di un ingente quantitativo di olio di canapa spacciato come integratore alimentare il ministero della Salute comunica quanto segue:

 

"Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è complimentata con i Carabinieri del NAS che, nell’azione di contrasto alle contraffazioni, hanno sequestrato a Macerata olio di canapa spacciato per integratore alimentare con proprietà terapeutiche non possedute.

 

E’ necessario perseguire con costanza frodi di questo tipo che traggono in inganno i consumatori vantando proprietà miracolose mettendo a rischio la loro salute, soprattutto in presenza di malattie che richiedono cure adeguate.

 

L’occasione è utile per evidenziare che gli integratori alimentari non hanno alcuna finalità di cura perché servono a favorire le naturali funzioni dell’organismo grazie al loro contenuto di nutrienti o altre sostanze a effetto fisiologico."

 

Proprio a voler fare le pulci alle parole del ministro, consiglieremmo di sostituire - prudenzialmente - il "...  proprietà terapeutiche non possedute." con un più appropriato " ... non riconosciute dagli organi preposti e, quindi, da questo Ministero" ma non vogliamo - assolutamente - spulciare nessuno. 

 

Ci chiediamo, piuttosto, perché un comunicato sostanzialmente corretto induca così grossolanamente in errore i giornalisti in maniera da farli titolare come se fosse stato sequestrato un quantitativo di sostanze stupefacenti, inquinate e per di più scadute.

 

I Nas non hanno salvato la Patria. Hanno adempiuto al loro dovere. Hanno contestato irregolarità formali nella commercializzazione di prodotti alimentari o, se si preferisce, di medicinali privi di autorizzazione. 

 

I consumatori di olio di Canapa non corrono alcun rischio se non quello di essere alleggeriti nel portafogli (che non è poco ma riguarda il comportamento illecito di chi - eventualmente - compie l'azione) e - in presenza di gravi patologie, di non farsi curare dai medici, il che a sommesso parere di chi scrive, rientra pur sempre nei Diritti di ognuno.

 

Caro Ministro, personalmente, concordo col suo giudizio circa le cure adeguate richieste dai malanni seri. Che la medicina allopatica lo sia, una cura adeguata, spesso viene messo in dubbio e non senza qualche giustificato motivo ma - dovrebbe esserle chiaro - spetta ad ognuno di noi, se malato, decidere a quali cure affidarsi. Il Ministero può decidere - semmai - quali pagare e quali no, sempre tenuto presente che i soldi sarebbero del contribuente. 

 

Vede, illustre Ministro, dovrebbe valere - sempre secondo la modestissima opinione dello scrivente - lo stesso principio spesso invocato per l'istruzione: pago per l'istruzione di mio figlio e voglio decidere quale tipo di istruzione debba ricevere. Bene, pago anche, le risulterà, le spese mediche e vorrei sapere perché - in questo - si diventi damblé illiberali?

 

Tornando alle sue parole, Ministro, Ella afferma chiaramente che gli integratori alimentari (l'olio di canapa sarebbe un alimento ma passi)  " ... non hanno alcuna finalità di cura perché servono a favorire le naturali funzioni dell’organismo grazie al loro contenuto di nutrienti o altre sostanze a effetto fisiologico."

 

Tutti, in quanto tali, non possiedono finalità di cura, altrimenti sarebbero "medicine" ma dal suo comunicato - tutti i titolisti e qualche cronista - hanno tratto conclusioni errate, irrispettose del lavoro di tante persone, dannose per i consumatori in quanto generatrici di confusione, pericolose per le aziende del settore, indegne di un paese civile che non dovrebbe vivere nella mistificazione e nella adulterazione delle notizie. 

 

Aspettiamo, fiduciosi, un chiarimento da parte sua ed un richiamo alla corretta interpretazione delle sue stesse affermazioni. 

 

Grazie

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Di Admin (del 08/07/2013 @ 10:04:25, in News, linkato 9940 volte)

Ecco le parole del ministro apprese dal sito del Ministero.

In merito al sequestro operato dai Nas di un ingente quantitativo di olio di canapa spacciato come integratore alimentare il ministero della Salute comunica quanto segue:

 

"Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è complimentata con i Carabinieri del NAS che, nell’azione di contrasto alle contraffazioni, hanno sequestrato a Macerata olio di canapa spacciato per integratore alimentare con proprietà terapeutiche non possedute.

 

E’ necessario perseguire con costanza frodi di questo tipo che traggono in inganno i consumatori vantando proprietà miracolose mettendo a rischio la loro salute, soprattutto in presenza di malattie che richiedono cure adeguate.

 

L’occasione è utile per evidenziare che gli integratori alimentari non hanno alcuna finalità di cura perché servono a favorire le naturali funzioni dell’organismo grazie al loro contenuto di nutrienti o altre sostanze a effetto fisiologico."

 

Proprio a voler fare le pulci alle parole del ministro, consiglieremmo di sostituire - prudenzialmente - il "...  proprietà terapeutiche non possedute." con un più appropriato " ... non riconosciute dagli organi preposti e, quindi, da questo Ministero" ma non vogliamo - assolutamente - spulciare nessuno. 

 

Ci chiediamo, piuttosto, perché un comunicato sostanzialmente corretto induca così grossolanamente in errore i giornalisti in maniera da farli titolare come se fosse stato sequestrato un quantitativo di sostanze stupefacenti, inquinate e per di più scadute.

 

I Nas non hanno salvato la Patria. Hanno adempiuto al loro dovere. Hanno contestato irregolarità formali nella commercializzazione di prodotti alimentari o, se si preferisce, di medicinali privi di autorizzazione. 

 

I consumatori di olio di Canapa non corrono alcun rischio se non quello di essere alleggeriti nel portafogli (che non è poco ma riguarda il comportamento illecito di chi - eventualmente - compie l'azione) e - in presenza di gravi patologie, di non farsi curare dai medici, il che a sommesso parere di chi scrive, rientra pur sempre nei Diritti di ognuno.

 

Caro Ministro, personalmente, concordo col suo giudizio circa le cure adeguate richieste dai malanni seri. Che la medicina allopatica lo sia, una cura adeguata, spesso viene messo in dubbio e non senza qualche giustificato motivo ma - dovrebbe esserle chiaro - spetta ad ognuno di noi, se malato, decidere a quali cure affidarsi. Il Ministero può decidere - semmai - quali pagare e quali no, sempre tenuto presente che i soldi sarebbero del contribuente. 

 

Vede, illustre Ministro, dovrebbe valere - sempre secondo la modestissima opinione dello scrivente - lo stesso principio spesso invocato per l'istruzione: pago per l'istruzione di mio figlio e voglio decidere quale tipo di istruzione debba ricevere. Bene, pago anche, le risulterà, le spese mediche e vorrei sapere perché - in questo - si diventi damblé illiberali?

 

Tornando alle sue parole, Ministro, Ella afferma chiaramente che gli integratori alimentari (l'olio di canapa sarebbe un alimento ma passi)  " ... non hanno alcuna finalità di cura perché servono a favorire le naturali funzioni dell’organismo grazie al loro contenuto di nutrienti o altre sostanze a effetto fisiologico."

 

Tutti, in quanto tali, non possiedono finalità di cura, altrimenti sarebbero "medicine" ma dal suo comunicato - tutti i titolisti e qualche cronista - hanno tratto conclusioni errate, irrispettose del lavoro di tante persone, dannose per i consumatori in quanto generatrici di confusione, pericolose per le aziende del settore, indegne di un paese civile che non dovrebbe vivere nella mistificazione e nella adulterazione delle notizie. 

 

Aspettiamo, fiduciosi, un chiarimento da parte sua ed un richiamo alla corretta interpretazione delle sue stesse affermazioni. 

 

Grazie

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la lupa Selana

Guardate chi è passato davanti alla telecamera… è Selana, la lupa a cui tre settimane fa è stato applicato il collare satellitare. Si è subito ricongiunta al suo nucleo famigliare!!

Posted by Parco Nazionale dei Monti Sibillini on Venerdì 15 gennaio 2016
FINE
Pubblicazione
 

Sondaggio

Hai mai assaggiato prodotti a base di Canapa?

 No, mai. Non conosco alimenti a base di Canapa
 No, ma ne ho sentito parlare. Non mi interessano
 No, alla prima occasione sicuramente li assaggerò
 Sì, una volta ma non ho gradito
 Sì, mi sono piaciuti e appena possibile ripeterò l'esperienza
 Sì, Li ho trovati buoni e talvolta li acquisto
 Praticamente la Canapa è entrata nella mia dieta; specialmente l'olio di semi di Canapa
 Praticamente la Canapa è entrata nella mia dieta; specialmente le farine con cui preparo pane, pasta, dolci
 Praticamente la Canapa è entrata nella mia dieta; specialmente i semi di Canapa decorticati
 

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