Identità marchigiana, valorizzazione dell’entroterra e difesa dell’ambiente: sono queste le direttrici che i Gre delle Marche
indicano come prioritarie per un lavoro che arresti la deriva della politica e delle istituzioni.
I Gruppi di Ricerca Ecologica offrono formazione specializzata sia a distanza, sia in presenza di Tutor. Si raccolgono adesioni per la formazione di un Corpo di Guardie Volontarie ambientali.
I Consiglieri Mancini e Bacchiocchi hanno presentata, al Consiglio comunale di Senigallia, una mozione per l'abolizione del sistema di raccolta delle foglie caduche mediante "soffioni" alimentati da motore a scoppio.
Il lavoro dei due Consiglieri ha raccolto le indicazioni fornite da I Gre delle Marche elaborate dagli studi del prof. Giancarlo Ugazio, già Preside della facoltà di Patologia Ambientale dell'Università di Torino.
La mozione presentata a fine settembre, si sarebbe dovuta discutere nella seduta del 14 ottobre ma è stata differita a causa del prolungarsi degli altri punti all'Ordine del giono.
Attendiamo l'esito dei lavori del Consiglio nutrendo più d'una speranza che la mozione venga accolta.
Di seguito il testo della mozione:
Senigallia, 29 settembre 2009
Al Presidente del Consiglio Comunale
di Senigallia
MOZIONE PER VIETARE L’USO DI APPARECCHIATURE A GETTO D’ARIA PER LO SPAZZAMENTO DELLE STRADE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SENIGALLIA
Premesso che il Consiglio Comunale di Senigallia ha approvato in data 17 dicembre 2008 il “Regolamento comunale per la gestione integrata dei rifiuti”, il quale al comma 4 dell’art. 34 afferma che “Nell'effettuare lo spazzamento delle superfici, gli operatori devono usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare polvere…”;
Preso atto che le modalità effettive di svolgimento del suddetto servizio contraddicono il dettato del comma 4 dell’art. 34 perché sono in uso, in particolare nello spazzamento delle foglie, apparecchiature a getto d’aria che, soffiando invece di aspirare, rimettono in circolo polveri già precipitate al suolo che possono contenere, stando ai risultati di analisi di quanto è presente sulle superfici stradali dei centri urbani:
·residui di piombo da gas di scarico delle automobili;
·polvere di silice dall'erosione dei cordoli stradali;
·fibrille di asbesto rilasciate dagli elementi attivi di freni e frizioni (che, sebbene messi fuori commercio, sono ancora presenti in automezzi meno recenti);
·polvere della gomma delle ruote, che contiene tra l’altro “difenil-p-fenilendiammina” (Dppd), sostanza cancerogena;
Considerati gli impegni assunti dal Consiglio Comunale e dalla Giunta Municipale per migliorare la qualità dell’aria, per eliminare o contenere, per quanto di loro competenza, ogni situazione che risulti nociva alla salute dei cittadini;
il Consiglio Comunale delibera
1.di vietare l’uso di apparecchiature a getto d’aria per lo spazzamento delle strade nel territorio del Comune di Senigallia;
2.di modificare l’art. 34 del “Regolamento comunale per la gestione integrata dei rifiuti”, inserendo il seguente comma 8: “Per lo svolgimento delle operazioni di spazzamento è vietato l’utilizzo di apparecchiature a getto d’aria.”
3.di dare mandato alla Giunta Municipale di provvedere entro sessanta giorni alla messa in atto di quanto previsto dalla presente mozione.
L’ Area Ricerca Formazione e Sviluppo de "I Gre delle Marche" cura gli ambiti della formazione, della ricerca e dell’innovazione in tutti gli aspetti riguardanti le politiche ambientali.
L'azione viene condotta in due direzione: politica e tecnico-operativa.
Come rappresentante dei Gruppi di Ricerca Ecologica in ogni ambito istituzionale del settore,intervengono nella definzione delle politiche della formazione e della ricerca, concertando le scelte che interessano il settore.
A livello tecnico-operativo, "I Gre delle Marche" definiscono e organizzano modelli di ricerca, formazione, orientamento, assistenza tecnica e consulenza, da utilizzare nel sistema dei servizi ad istituzione ed imprese.
Di Admin (del 17/10/2009 @ 16:15:13, in News, linkato 3118 volte)
Sono ormai note le proprietà benefiche dell’olio extravergine di oliva, una caratteristica che è stata ampiamente dimostrata da diverse ricerche scientifiche dalle quali è emerso che tutto ciò è imputabile principalmente al contenuto di antiossidanti naturali "polifenoli" presenti nell’extravergine di oliva.
Durante il processo di estrazione dell’olio di oliva (in frantoio) solo una piccole quantità di Polifenoli (2,5 %) del totale presente nelle olive viene conferito all’olio, mentre circa il 49 %, viene trattenuto nelle Acque di Vegetazione (AV) che rappresentano uno scarto della lavorazione. Le AV, considerati inquinanti, vengono inviati ad impianti di depurazione oppure, vista la legislazione vigente, utilizzati per lo spandimento controllato sul terreno con relativi costi per il frantoiano. In sostanza il 49% di principi attivi, cioè di polifenoli ad altissimo valore antiossidante, come il verbasco side, l’idrossitirosolo, l’oleuropeina ecc., che fanno tanto bene alla salute dell’uomo (vedi -> olio e salute) vengono buttati via con le Acque di Vegetazione. Le recenti ricerche condotte dall’ENEA hanno dimostrato con un brevetto internazionale già ampiamente collaudato, come sia possibile trattare le Acque di Vegetazione in modo da ricavare tutti i prodotti di interesse commerciale (recuperando i polifenoli ecc.), ed eliminando nel contempo il loro carico inquinante.
Le AV sono cosi diventate una risorsa altamente remunerativa per il frantoiano (leggi articolo Perche spendere quando si-puo guadagnare).
A seguito di numerose domande pervenute da parte di molti operatori del settore oleario, interessati all’evoluzione di tale brevetto, abbiamo chiesto al Prof. Massimo Pizzichini, come stanno le cose ad oggi? A distanza di tempo sono felice di comunicarvi che l’ENEA ha messo in campo una serie di azioni tecniche ed amministrative per trasferire questo brevetto alla società civile, quindi renderlo disponibile per l’industria olearia europea.
Per prima cosa ha ceduto la licenza di sfruttamento del brevetto ad una società privata, che quindi si può muovere agevolmente sul mercato. La società si chiama Genelab srl, con sede a Siracusa, oppure con il Dr. Daniele Pizzichini.
Questa società sfrutta la tecnologia di trattamento delle acque di vegetazione olearie con membrane, per recuperare molecole d'interesse biomedico, come i polifenoli, pur riducendo a zero il forte carico inquinante dell’acqua di vegetazione olearia. Visto che lo stadio critico per la traduzione pratica del brevetto era costituito, non tanto dalla costruzione degli impianti di frazionamento delle A.V, ma dalla difficoltà di commercializzare i prodotti finiti, è stata costituita con capitale privato una nuova Società specializzata nella commercializzazione dei polifenoli, estratti dalle acque di vegetazione e purificati, che si chiama PhenoFarm srl, con sede a Roma. Attraverso Genelab si può contattare PhenoFarm.
Siamo passati quindi dalle parole ai fatti poichè è in fase avanzata di costruzione un impianto industriale di trattamento delle acque di vegetazione, su licenza ENEA, da 10 ton/giorno, che sarà installato a Scandriglia in Sabina (RI), ed entrerà in produzione a metà Novembre 2009, quindi per la prossima campagna olearia.
Tutto questo consente di avere, al più presto, tutta una serie di informazioni tecnico-economiche molto utili per installare altri impianti di trattamento delle acque di vegetazione, avendo la possibilità di commercializzare i prodotti finiti per conto proprio, oppure tramite PhenoFarm.
Grazie per la collaborazione, con ossequi. Prof. Massimo Pizzichini; ENEA, Dip. BAS; C.R. Casaccia, Roma.
Di Admin (del 17/10/2009 @ 15:43:58, in News, linkato 1234 volte)
Energia e ambiente temi cruciali per la sicurezza globale e lo sviluppo. Questa la chiave del Congesso Mondiale sull'Energia in corso a Roma, nella sintesi del presidente della Commissione Ue Manuel Barroso. Misure comuni ha invocato il ministro Bersani: l'Europa dia il passo, ha detto. I loro inteventi all'indomani dell'appello di Romano Prodi: per sfide cosi' complesse, ha detto il premier italiano, occorre stabilita' nei rapporti internazionali.
San Benedetto – Il dubbio è che la "cassa di colmata" nata per accogliere i fanghi portuali di San Benedetto ma ora anche di Senigallia non dia sufficienti garanzie.
Un dubbio che si pone, tra gli altri, Nazzareno Torquati tra i fondatori del neonato comitato: ... se la cassa di colmata è sicura, se le tecniche con le quali è stata realizzata danno effettive garanzie che non ci saranno sversamenti in mare. Perché le analisi possono dire che il contenuto di metalli pesanti è nei limiti di legge, ma i limiti di legge nazionali sono di cento volte superiori a quanto stabilito dalla normativa europea. E' una vera discarica di rifiuti speciali. In più, la stessa Arpam ha dichiarato di non aver effettuato analisi batteriologiche”.
Nell'attesa di ulteriori notizie aspettiamo contributi utili a comprendere meglio la situazione.
Un bando che utilizza il Fondo Europeo di Sviluppo (Fes) che metteva in palio cinque microcogeneratori, mini sistemi Chp, che adesso renderanno completamente autosufficienti altrettanti edifici pubblici per quanto concerne l'approvigionamento di energia elettrica, nonché oltre la metà della necessaria energia termica.
Le strutture designate sono quattro scuole ed il palazzetto dello sport e l'importo iniziale di 340mila € si è ridotto a soli ottantamila grazie all'accesso al Fes che eroga ben 260mila Euro di contributo a fondo perduto.
Giustamente soddisfato l'assessore alle Politiche energetiche del Comune, Pacifico Malavolta che ha evidenziati sia l'aspetto economico, sia quello ecologicamente rilevante.
Gli impianti appena acquisiti si aggiungono ai pannelli solari già installati che da almeno tre anni fanno di Monteprandone un comune speciale della regione Marche, come commentato dal giovane sindaco, Stefano Stracci : «Siamo diventati il Comune più fotovoltaico delle Marche, un primato che a oggi non ci risulta ancora essere stato battuto . Il nostro Comune vanta una produzione di energia elettrica da fotovoltaico, installato su suolo pubblico, superiore a qualsiasi altro ente marchigiano. Produciamo circa 450mila kW annui che vengono poi consegnati al gestore dei servizi elettrici. ... ... L'amministrazione comunale di Monteprandone ha in cantiere tante altre iniziative al fine di diventare quanto più autosufficiente dal punto di vista energetico. Tra questi ci sono progetti per la copertura di altre strutture pubbliche con pannelli fotovoltaici e idee per l'efficientamento energetico dell'impianto di pubblica illuminazione».
I Gruppi di Ricerca Ecologica offrono formazione specializzata sia a distanza, sia in presenza di Tutor. Si raccolgono adesioni per la formazione di un Corpo di Guardie Volontarie Ambientali.
Guardate chi è passato davanti alla telecamera… è Selana, la lupa a cui tre settimane fa è stato applicato il collare satellitare. Si è subito ricongiunta al suo nucleo famigliare!!
I Gre delle Marche: Sezione marchigiana dei "Gruppi di Ricerca Ecologica" - Associazione ambientalista a carattere nazionale, riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, ai sensi dell'art.13 della Legge n. 349/86.
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