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I leader ambientalisti in un documentario inglese ammettono: abbiamo sbagliato sull’energia nucleare
Di Admin (del 05/03/2011 @ 16:29:46, in News, linkato 2228 volte)
Qualche giorno fa* Channel4, un’emittente televisiva pubblica britannica, ha trasmesso un documentario, dal titolo “What the Green Movement Got Wrong” (“Cosa hanno sbagliato i Verdi”), che ha messo in subbuglio il movimento ambientalista di tutto il mondo.
Nel documentario vengono intervistati degli ambientalisti famosi, come ad esempio James Lovelock, che ammettono i passi falsi compiuti dalle lobby ambientaliste nel passato e gli errori che vengono perpetrati ancora oggi. Gli ambientalisti intervistati hanno individuato i quattro punti su cui il movimento verde si sarebbe sbagliato:
1) l’essere stati nettamente in contrasto con la scienza e la tecnologia
2) aver avuto una visione troppo romanticizzata della natura
3) aver demonizzato gli OMG e la produzione di energia elettrica mediante il nucleare.
Il dietrofront sul nucleare è quello che ha suscitato maggior clamore in quanto è stato ammesso che l’opposizione all’energia nucleare ha contribuito ad accrescere le emissioni ad effetto serra. La confessione è stata fatta da Mark Lynas, un ambientalista che per ironia della sorte, qualche anno fa aveva lanciato una torta in faccia ad un suo collega che aveva già ritrattato sulla questione nucleare.
Nel documentario Lynas afferma: “Il movimento ambientalista, negli anni passati, ha osteggiato in tutti i modi possibili l’energia nucleare associando questa alle armi nucleari, ma nel frattempo il mondo continuava a bruciare combustibili fossili inquinanti. La campagna anti-nucleare di Greenpeace ha probabilmente contribuito all’immissione di un miliardo di tonnellate di biossido di carbonio nell’atmosfera in quanto le centrali nucleari chiuse negli anni ‘70 e ‘80 sono state sostituite con impianti a carbone”.
Lynas ha parlato anche di Chernobyl ammettendo che il movimento verde abbia sfruttato la tragedia per portare avanti le sue ideologie anti-nucleare: “Molti gruppi verdi continuano a diffondere miti su decine di migliaia di persone che muoiono a causa di Chernobyl, quando il numero dei morti effettivi finora – secondo un importante rapporto delle Nazioni Unite pubblicato nel 2006 – sono stati 65”. L’idea di Lynas è quella di “aprire un dibattito all’interno del movimento ambientalista, guardando la realtà piuttosto che continuare a combattere un’immaginaria cospirazione contro l’umanità”.
 
da Giggicosta in Ambiente & Ecologia
* Novembre 2010