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Traversando il nostro Mar
Di Alex (del 04/09/2012 @ 22:06:45, in News, linkato 1960 volte)

Sulla scia della tartaruga marina

Trame narrative

Si è svolto Sabato 1 Settembre nella sala dello splendido palazzo della Loggia dei Mercanti ad Ancona l’incontro,  organizzato dalla  Rete regionale per la conservazione della tartaruga marina , “Traversando il nostro mar, sulla scia della tartaruga marina”. L’evento, organizzato dalla Regione Marche nell’ambito del Festival Adriatico Mediterraneo ha proposto un’accurata riflessione dei rapporti uomo-mare in ambito ambientale,culturale, sociale ed economico.

Adriatico come Mare che unisce e divide il mondo occidentale ed orientale, mare spesso definito piccolo e limitato dal punto di vista spaziale ma immenso e sconfinato per storia, cultura e tradizioni che vi sono confluite nel tempo.

L’evento, coordinato dal Dirigente Servizio Ambiente della Regione Marche, Claudio Zabaglia ha soffermato l’attenzione sul significato comune che questo bacino d’acqua rappresenta per i milioni di persone affacciati alle sue coste, ma anche per la straordinaria, immensa moltitudine di altri esseri viventi che ospita nel suo grembo.

All’evento ha preso parte anche l’assessore alla Difesa della costa, Paolo Eusebi. “Anche quest’anno “,  ha detto Eusebi , “la Regione Marche ha organizzato iniziative per valorizzare l’ambiente marino in rapporto a un animale simbolo: la tartaruga marina, destinataria di particolare tutela da parte della Rete regionale di Enti e Associazioni appositamente costituitasi nel 2010. Scelta come specie tutelata dalla Comunità europea per la sua valenza nell’ecosistema marino. Le tartarughe marine sono le protagoniste di una storia millenaria nel Mare Nostrum, che da oltre 300 milioni di anni solcano verso tutte le direttrici secondo il loro ciclo biologico. Parallelamente possiamo accostare alle sue peregrinazioni, le traiettorie della civiltà umana nel promuovere commerci, sviluppare tecnologie, scambiare conoscenze, diffondere arte”.

Lanfranco Giacchetti, Commissario straordinario dell’ente Parco del Conero,  ha ribadito l’importanza del nostro territorio come punto focale di biodiversità e la primaria necessità di tutelare oltre alla terra ferma anche l’ambiente marino con la realizzazione dell’Area Marina Protetta del Conero. Occasione da concretizzare ancora di più visto che quest’anno il Parco del Conero è capofila della Rete di conservazione della tartaruga marina.

Tra i relatori il Biologo Marino Carlo Cerrano, docente di Zoologia presso l’Università Politecnica delle Marche,  ha soffermato il suo discorso sulla tutela della biodiversità per conservare gli ambienti marini e le delicate reti trofiche che esistono, anche in fondali sabbiosi quali quelli dell’Adriatico, che troppo spesso l’impatto antropico danneggia irreparabilmente. Danno che ha fatto si che, ai giorni nostri, il tasso di estinzione è incrementato di 1000 volte rispetto al passato.

Perfettamente in linea col tema il confronto tra drastico calo della biodiversità animale e vegetale e quella linguistica, considerando che il 50-90% delle lingue del mondo sparirà entro fine secolo con conseguente  impoverimento culturale.  

E’ stata la volta poi del poeta Francesco Scarabicchi ed il saggista d’arte Rodolfo Bersaglia che hanno offerto una splendida panoramica dell’Adriatico come intricato tessuto tra presente e passato di arte, poesia e cultura spaziando da Saba al poeta locale Franco Scataglini, da Lotto a Giorgio di Matteo, artefice in buona parte dell’attuale Loggia dei Mercanti, sede dell’iniziativa.

L’incontro si è concluso con l’intervento dell’Ambasciatore Fabio Pigliapoco, Segretario generale dell’Iniziativa Adriatico – Ionica, che ha ribadito l’importanza di Ancona come centro di cooperazione in Adriatico. Cooperazione rafforzata con la costituzione della Carta di Ancona a Maggio 2010 e la successiva istituzione della Macroregione Adriatica nel 2010.

Sforzo comune dei paesi aderenti all’ IAI (Iniziativa Adriatico-Ionica) è la creazione di una macroregione capace di creare progresso e benessere, grazie alla difesa di un vulnerabile ecosistema marino che deve a­ffrontare numerose sfide ambientali, oltre ad una crescente urbanizzazione.

Alessandro Neri per I Gre delle Marche